22 maggio 2009

Trapunto di parole

Trapunto di parole spingo il mio passo
sul limitare del fosso,
seguendo con lo sguardo
gocciola che brama fiore, guglia,
mari di foglie.

Di essere albero, vi dico, per scrutare
quel guardo sognare.
D’esser ponte, vi dico, per stare
sopra giorni di neri ragguagli.

Guardando luna che infonde bisticci,
baciando la mia fronte, carezzando terricci,
chiome e labbra sul morir della sera
abbagliando foglio che sa solo tremare.

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