22 maggio 2009

Le mani del tuo pensiero

Frondose le mani del tuo pensiero
lambiscono il mio corpo
serrando le bocche delle strie
e i fiacchi occhi del moribondo,
rivolti alle ignote vie delle Possanze.

Assediato da venture in frastuono
con passo deciso
oltrevarco ignote presenze.

Sospirando agli spiriti della notte
sulle spoglie cime del vivere,
sotto un’arco-tempo, rammentando
di volere vivere
sul corpo d’una donna.

E di tra le mie labbra
e sulle bocche impazzite
sapori di baci merlettati
come l’ornato nelle mie novelle.

Baci e baci di vento morsicante
sui marci portici d’una rocca
ove restare
come naufrago nella secca,
per poi sul giaciglio d’acre parole
perorare un amore,
mutato in alimento da trangugiare
per peccare e poi morire.

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