Sazio di invaghimenti,
attraverso trasalimenti
trasvolo, e con me fantasima furia,
finché fluvide nequizie
si saziano della mia memoria
dinanzi alla luculenta polvere
viva in un velame di bruma,
trasparente come visioni
di cose profonde o di città fantasma,
perdute nel tempo,
nell’ora presente,
come me assente che sente.
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